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"Il sua vigore è nel carattere. È forte, tenace, volitivo, deciso, impavido, coraggiosissimo" Photo courtesy Beatrice Mascioli |
A cura di GIULIA IANNONE
“Due cuori che credono in un’unica mente, per sempre
insieme fino alla fine” recita la famosa canzone di Phil Collins, molto adatta
a descrivere la storia di due amici che insieme gareggiano nella disciplina del
completo.
Lei è Beatrice
Mascioli classe 1996 e lui è Mague, castrone sauro da Fines x Samaca, nato ed allevato in Spagna, classe 1999. Uno
18enne l’altra 21enne: si conoscono dalle categorie 1 e sono arrivati a livello tre stelle internazionale .
Insieme da ben 7 anni ed una bella storia da
raccontarci.
Lo spunto ce lo offre la loro recente partecipazione al
concorso di Le Pouget in Francia.
Ecco cosa ci ha rivelato l’allieva del C&G, al
telefono dopo l’ultima gara, a chiusura della stagione agonistica 2017…
Beatrice, hai appena debuttato in Francia nel tuo
primo tre stelle internazionale . Tu ancora Young rider con il tuo storico cavallo
18enne. Raccontaci come è andata?
“Considerando l’esperienza maturata in questi anni,
ho deciso, in accordo con i miei istruttori, di prendere parte al CIC *** a Le
Pouget insieme al mio fedele compagno Mague.
Il giovedì abbiamo iniziato con la prova di dressage conclusasi con un punteggio davvero soddisfacente di 57,50 pn , considerando il suo temperamento caldo.
Il sabato nel salto ostacoli ho accumulato qualche penalità di troppo, forse l’emozione mi ha giocato un brutto scherzo. La domenica ero pronta e determinata ad affrontare un cross impegnativo sia nell’aspetto tecnico che nell’altezza dei salti e quello che più desideravo era di portare a termine la gara con un netto agli ostacoli. Già in campo prova io e Mague eravamo concentrati, dovevo montare assolutamente bene per portare a termine il percorso …e così è stato, il mio compagno ha affrontato ogni salto dimostrando un grande coraggio ed io insieme a lui. Aver fatto il mio primo tre stelle con Mague è significato affrontare un passaggio di categoria importante con serenità”
Il giovedì abbiamo iniziato con la prova di dressage conclusasi con un punteggio davvero soddisfacente di 57,50 pn , considerando il suo temperamento caldo.
Il sabato nel salto ostacoli ho accumulato qualche penalità di troppo, forse l’emozione mi ha giocato un brutto scherzo. La domenica ero pronta e determinata ad affrontare un cross impegnativo sia nell’aspetto tecnico che nell’altezza dei salti e quello che più desideravo era di portare a termine la gara con un netto agli ostacoli. Già in campo prova io e Mague eravamo concentrati, dovevo montare assolutamente bene per portare a termine il percorso …e così è stato, il mio compagno ha affrontato ogni salto dimostrando un grande coraggio ed io insieme a lui. Aver fatto il mio primo tre stelle con Mague è significato affrontare un passaggio di categoria importante con serenità”
Un valore straordinario aver fatto il passaggio di
categoria con il cavallo “maestro e del cuore”. Allora parlaci di lui e del
vostro primo incontro. Come e quando hai conosciuto Mague e cosa ti è piaciuto di questo piccolo
grande cavallo?
“ Mague era arrivato da pochi giorni in Italia.
Proveniva dall’Inghilterra. Lo montava Wiggy, la moglie di Andrew Nicholson. Questo cavallino sauro, nasce nell’allevamento spagnolo di cavalli
purosangue da completo di Ramon Beca, per intenderci da cui provengono Nereo e
Quimbo. Fu il mio istruttore dell’epoca,
Massimo Ramirez, a segnalarmelo ed a suggerirmi di andare a provarlo. E’ stato
amore a prima vista, il classico colpo di fulmine. Era il 2010, lui aveva 11
anni ed io tredici! Il cavallo aveva già partecipato a qualche due stelle ed io
gareggiavo ancora nelle categorie 1. Già al primo incontro rimasi entusiasta e
stupita dalle sue capacità e dal fatto che sapesse “fare tutto”. E’ stato quel
giorno di 7 anni fa, in cui “Mague” è entrato a far parte della mia vita”.
Carattere e doti del cavallo: punti di forza e punti
deboli. Cosa c’è da tenere a bada in questo purosangue?
“ Il sua vigore
è nel carattere. È forte, tenace, volitivo, deciso, impavido, coraggiosissimo, questo fa
in modo che lui possa avere sempre un atteggiamento positivo nei confronti di
qualsiasi esercizio gli venga proposto. Tutta questa voglia di fare ed andare,
su un fisico leggero e moderno che è
quello di un purosangue, si trasmette in un corpo che certe volte si tende e
che non riesce a decontrarsi da un punto di vista psico- fisico. C ’è
tantissima energia in questo soggetto che spesso , specie nel lavoro in piano,
appare ingestibile e difficile da canalizzare in maniera simmetrica e si fa fatica a renderlo elastico e cadenzato”
" C'è tantissima energia in questo soggetto, che spesso si fa fatica a canalizzare" Photo Beatrice Mascioli |
Su cosa si basa la tua intesa con il tuo amico
cavallo?
“ Credo di poter dire, conoscendoci così bene, che
siamo anche simili. Ci fidiamo l’uno
dell’altro e siamo testardi. C’è molta
lealtà nel nostro legame e ci corrispondiamo e compensiamo profondamente,
riusciamo ad affrontare ogni difficoltà, in gara e nel lavoro quotidiano, con
sicurezza, pacatezza, senza irruenza o impulsività ma con grande decisione. Ci
supportiamo l’un l’altro sempre con amicizia.”
Da quanti anni monti al Circolo “C&G” di Ariccia
e cosa ti danno tecnicamente ed emotivamente i tuoi istruttori Francesco
Girardi e Deadato Cianfanelli?
“ Monto al C&G da cinque anni circa. I miei
istruttori mi danno un grandissimo supporto dal punto di vista tecnico, ed
ancor di più, mi consentono di avere una
preparazione specifica in ogni disciplina equestre che affronto in completo.
Invece posso dire che mi occupo
personalmente della preparazione generale del mio cavallo, sempre con la
supervisione dei miei tecnici. “
Come sono intervenuti, allora, in dressage Deodato
Cianfanelli, e Francesco Girardi in campagna, per valorizzare ancor più il
binomio e metterlo in luce?
“ In dressage ci siamo concentrati molto sulla
decontrazione, proprio il punto preciso della scala del training che è quello di
avere il cavallo rilassato sia nella
muscolatura che mentalmente. Abbiamo lavorato molto per ottenere elasticità e morbidezza della
schiena, concentrazione mentale e decontrazione, perché con Mague riusciamo ad esprimere, quasi
in maniera innata, la
qualità sia del movimento che dell’impulso che il mantenimento del ritmo . La difficoltà più evidente che manifestiamo
anche in gara, è quella di mantenere, durante tutta l’esecuzione del grafico,
il livello di decontrazione, che spesso viene meno per l’impulsività e per la grande
energia che il cavallo investe di fronte ad un obiettivo, sia esso dressage,
salto o campagna. Per la campagna, abbiamo focalizzato l’attenzione ugualmente,
sulla precisione rispetto al disegno della parabola, sulla centralità del
salto, sulla gestione puntuale delle
linee e combinazioni, sulla precisione nell’avvicinamento, dato
appunto, questo fattore irruenza
e grande voglia del cavallo di fare e accontentarmi in gara. Spesso eravamo
molto poco precisi.”
La tecnica raggiunta assieme negli anni, grazie ai
tuoi istruttori, ha esaltato ed aumentato intesa e legame?
“ Assolutamente, soprattutto per quanto riguarda il
lavoro in piano. Noi come binomio siamo cresciuti moltissimo! Lo dimostra il
nostro ultimo punteggio al tre stelle di
Le Pouget. Per quanto riguarda la tecnica in cross, abbiamo
vissuto una grandissima evoluzione, poiché noi partivamo da categorie di
livello juniores e prima ancora da un livello pre-agonistico come categorie 1 e
2. Quindi la nostra, è una storia bellissima, proprio perché parte da lontano,
dai miei inizi sportivi e con il lavoro tecnico abbiamo potuto potenziare al
meglio le nostre qualità ed esprimerle”
Mi hai detto che questo cavallo “sapeva e sa fare
tutto”. Allora cosa mancava o manca a te per eguagliare e raggiungere questo
cavallo?
“ Il cavallo era ed è capace e coraggioso. A me
mancava l’esperienza! E’ stato lui il mio unico grande Maestro, anche in
termini di volontà e duttilità, poi entrambe abbiamo vissuto un lunghissimo
percorso tecnico perchè partiamo da una attività juniores e oggi siamo riusciti
ad arrivare ad una attività tre stelle internazionali, tre campionati europei
yrider, un bronzo italiano nel 2015. Insieme abbiamo avuto modo di crescere ed
aiutarci a vicenda. Se a me mancava l’esperienza, a Mague mancava una stabilità
nell’avere un cavaliere stabile, sincero, che si adeguasse a lui in maniera
completa ed incondizionata, come ho fatto io, amandolo e stimandolo
profondamente. Lui mi ha saputa ripagare dandomi il massimo ed anche
sostenendomi in momenti difficili della mia attività sportiva. Ho affiancato in
seguito, altri cavalli a Mague, non sempre sono riuscita ad ottenere gli stessi
risultati, ed ogni volta invece il mio sauro spagnolo, è stato in grado di
rincuorarmi e tirarmi su ,ad un livello nazionale ed internazionale di rilievo,
nonostante esperienze talvolta deludenti”
Photo GIULIA IANNONE Warm up cross campionato italiano 2017 "La parola d’ordine all’interno di questo binomio è “non mollare mai” |
Cosa ti ha insegnato, allora, il tuo Maestro Mague?
“ A credere sempre nelle mie possibilità, nei miei
sogni e desideri, ed obiettivi, anche a superare i limiti che spesso non sono
reali, ma imposti da noi stessi. La parola d’ordine all’interno di questo
binomio è “non mollare mai”
Un cavallo così
speciale ed importante, arrivato così presto ad inizio carriera, è sì un
evento fortunato, ma non rischia di essere una presenza ingombrante perché si
può essere tentati dal ricercare sempre “Mague” in ogni cavallo?
“ Sicuramente non è facile trovare il sauro tutto
fuoco in ogni cavallo! Può essere invece facile intravedere in ogni cavallo
quelle grandi qualità morali che Mague rappresenta, quindi la naturalezza e
semplicità nel porsi di fronte ad ogni esercizio, con un ritmo ed impulso
naturale che tutti i cavalli hanno e che va rispettato, e poi la costanza ed
affidabilità a livello agonistico di questo soggetto, perché il mio amico a
quattro gambe mi ha sempre dato la possibilità di fare programmi, anche a lungo
termine ed avere sempre un compagno valido e pronto a dire di si”
PHOTO GIULIA IANNONE Campionato italiano completo 2017 "Cosa mi ha insegnato Mague? "A credere sempre nelle mie possibilità, nei miei sogni e desideri, ed obiettivi" |
Starai affrontando ovviamente già il dopo Mague. Ti
fa “paura” passare ad un altro cavallo, dopo aver vissuto un rapporto così
intenso?
“ Non posso avere timore perché abbiamo detto che
sono uguale a Mague, e quindi il nuovo e ciò che non conosco non deve
spaventarmi! Devo essere tenace e coraggiosa e come il mio sauro non devo avere
limiti. Devo lanciarmi verso nuovi orizzonti, come fosse un salto da cross!”
Sei preoccupata , dopo esserti sentita invincibile,
con un cavallo così preparato, di rimetterti in discussione, e dover fare “da
guida” all’interno di un binomio, con un cavallo più giovane ed inesperto? Sei
pronta ad affrontare l’ipotesi della sconfitta?
“ Questo devo ammettere che mi ha sorpresa e
costretta a fare una profonda analisi e
riflessione. Sono stata messa di fronte ad una diversa realtà rispetto a quanto
avevo vissuto prima. Non mi sono tirata indietro, però, mi sono rimboccata le
maniche, ho cominciato a lavorare sin dall’inizio tornando agevolmente anche a
categorie inferiori per ricostruire un nuovo binomio, che sta fiorendo e
crescendo con Sahara d’Iscla Z, grigia Zangersheide del 2009. E’ una cosa che doveva succedere, dovevo prima o
poi diventare io quella più esperta all’interno del binomio. Ora tocca a me”
I commenti post rettangolo al campionato italiano di completo 2017 Anche Mague sembra dire la sua... PHOTO GIULIA IANNONE |
Dato che il tuo cavallo proviene dalle mani di Andrew
Nicholson, allora il tuo cavaliere di riferimento è il mitico neo zelandese?
“ E’ un mostro sacro del completo, e vedo nel suo modo di interpretare i cavalli ed
i percorsi in cross, grandissima corrispondenza con ciò che sento e che mi
piace di questa disciplina. E’ un cavaliere che brilla per il coraggio e supera
davvero i propri limiti, e crea dei cavalli facili semplici agili e filanti e
senza alcuna esitazione”
"Non è facile ritrovare il sauro tutto fuoco in ogni cavallo" Photo courtesy Beatrice Mascioli |
I cavalli di Nicholson sono tutti atleti molto
longevi. E’ una provocazione la mia, ma
non tanto! Quest’anno con il 17enne
Nereo , figlio di Fines, Andrew ha vinto Badminton. Quindi l’anno prossimo ti lancerai anche tu
in un quattro stelle, visto che Mague è fratello pieno di Nereo?
“ Con il cuore grande che ha , Mague lo farebbe! Sono
un po’ preoccupata per il mio dressage coach, Deodato Cianfanelli, credo che impazzirebbe
per farmi preparare il grafico del 4 stelle. Anche a Le Pouget eravamo tutti
dubbiosi, ma Mague ha insegnato a tutti noi che, credendoci, si può arrivare
lontano”