PIETRO SANDEI VOLEVA PORTARE A CASA QUESTO SUDATO
RICONOSCIMENTO , CHE RINCORREVA DA TEMPO.
Testo e foto a cura di Giulia Iannone
"Una medaglia per tutti l'ha definita Pietro Sandei questo oro italiano" PHOTO GIULIA IANNONE |
Il neo campione italiano di completo, Pietro Sandei,
ci racconta le sue emozioni, sensazioni e impressioni dopo il recente
campionato svoltosi al Centro Militare di Equitazione di Montelibretti, lo
scorso week end.
”Dedico questa medaglia a tutti coloro
che lavorano dietro le quinte per portare a compimento risultati come questo.
Veterinari, tecnjci, sponsors, genitori… ecco perché la definisco una medaglia
per tutti”
Ecco cosa ci
ha rivelato …
Con quale spirito si
era iscritto a questo campionato italiano assoluto, avendo alle spalle
una bellissima stagione di gare che l’ ha vista protagonista in molte
occasioni. Questo titolo è “la ciliegina sulla torta” che mancava?
“ Si, ha detto bene! E’ stata proprio la ciliegina
sulla torta, perché è stata una stagione
a dir poco strepitosa. Sia con Rubis de Prere che con l’altro cavallo, Mouse! Ho partecipato quest’anno a Badminton
con Mouse, ai campionati Europei con Rubis. L ’oro del campionato italiano è
stata proprio la ciliegina che mancava, un po’ “voluta” per chiudere in
bellezza la stagione. Il risultato che volevo, che mi ero imposto. Bisognava
cercare di portare a casa questa sudata medaglia d’oro ai campionati italiani. Sia
per me che per tutto il team che lavora nel dietro le quinte. Ce lo meritiamo
un po’ tutti, oso dire”
"Questo era un risultato che ho voluto fortemente. Che mi ero imposto" Cit. Pietro Sandei PHOTO GIULIA IANNONE |
Lei era molto
determinato e sicuro. Allora non ha patito tensione o emozione, perché questo
risultato lo cercava con forza?
“ La tensione c’era eccome! Era un riconoscimento che
volevo mettere in cassaforte non solo per me ma per tutto il mio team. La
pressione era doppia. Non si arriva a questi livelli da solo e fidando del
proprio cavallo, c’è davvero tutta una equipe che lavora assiduamente. Inoltre
ero reduce dalla medaglia d’argento dell’anno scorso , quindi c’era voglia di
una riscossa e di una medaglia di metallo più pregiato!”
Ripercorriamo insieme allora i momenti di questo
campionato. L’avventura inizia con la prova del dressage del primo giorno. Cosa
ci può dire?
“ Se posso essere sincero…il rettangolo non è stato
tanto bello, rispetto agli standard di Rubis e delle prestazioni di questa
stagione. Direi una performance sotto tono. Si poteva fare meglio, ecco! Ero
quarto dopo la prima prova, ed ho cercato di non preoccuparmi più di tanto,
perché comunque sia in completo la gara finisce la domenica e sapevo che il mio
cavallo era in ottimo stato di forma per poter affrontare il cross nel migliore
dei modi ed anche la prova di concorso ippico.”
Cosa sottolineare , invece, della prova di campagna: Che idea si era fatto e
cosa c’era da tenere d’occhio per uscirne nel migliore dei modi?
“ Quando ho
misurato a piedi il percorso di cross ed ho visto che era stretto di tempo , ho immaginato che la gara
fosse contro il tempo e che fosse un cross più simile ad un barrage. Quindi la
velocità sarebbe stata il fattore
importante. Io e gli altri cavalieri , penso, abbiamo cercato di fare del
nostro meglio, logicamente rispettando sempre i nostri cavalli, purtroppo
nessuno di noi è riuscito a fare netto nel tempo. Non mi posso lamentare però!
Perché è questa la prova che mi ha fatto balzare in testa e quindi in prima
posizione!”
Sembrava che la classifica desse ragione a Giovanni
Ugolotti, invece poi è giunta la sua rimonta. Come è andata?
“ Dopo il dressage era in testa Giovanni con l’ottimo
score di 48 punti negativi. E’ stato il miglior rettangolo quindi giusta la
prima posizione. Dopo,come detto, questa prova contro il tempo, in campagna, ha un po’ cambiato le sorti della gara. “
Oltre al fattore tempo, cosa c’era di tecnico in
questo cross country da poterci evidenziare?
“ Il cross aveva dei momenti salienti, diciamo, tra i
quali la combinazione numero 6 : questi
due rotoli a scendere con tre tempi e un fronte stretto e da lì un primo
passaggio saliente della campagna, c’erano comunque due acque dove bisogna
sempre fare attenzione, la combinazione 11 e 12 che ha fatto la differenza
anche lì nella classifica, sempre questo rotolo a scendere con tre tempi ed un
angolo abbastanza aperto. Non era solo contro il tempo, ci sono stati dei
momenti delicati da affrontare durante il percorso. C’era tutto, sia per quanto
riguarda la parte tecnica che quella di velocità. “
"Se posso essere sincero…il rettangolo non è stato tanto bello, rispetto agli standard di Rubis e delle prestazioni di questa stagione." Cit. Pietro Sandei PHOTO GIULIA IANNONE |
Lei balza in
vetta alla classifica dopo il cross e sembra molto vicino il gradino alto del
podio. Bastava terminare al meglio la
prova di salto ostacoli! Dico bene?
“Dentro di me, continuavo a ripetermi che mancava
l’ultimo sforzo per riuscire a tagliare il traguardo che mi ero prefisso
all’inizio della gara. In un certo senso però la pressione e l’emozione sono
aumentate di più. Ad ogni modo ero fiducioso nelle possibilità del mio cavallo e
dell’ultima prova, che quest’anno devo dire è andata sempre nel migliore dei
modi. Ero sicuro di Rubis, sapevo e sentivo che poteva fare una ottima prova
domenica. Purtroppo è caduta una barriera, può capitare, ma non posso se non
essere soddisfatto del cavallo! Ha portato a termine un super giro”
Come le è
parso il percorso della prova di concorso ippico?
“ Un vero percorso! Non è solo una gara di precisione
la domenica, ma si gareggia contro il tempo. Il tempo limite viene misurato
molto stretto e di conseguenza pensare di montare semplicemente per fare netto,
avrebbe comportato penalità per fuori tempo. Anche in questo caso, devo dire,
che era un tracciato tosto. Non è facile montare lì nel campo di
Montelibretti!”
Perché è difficile gareggiare nel campo “gemello” di
Piazza di Siena?
“ Ricorda come sappiamo tutti, lo storico ovale di
Villa Borghese. I cavalli, penso, vengono messi un pochino in
soggezione. I cavalli più esperti sono un pochettino più a loro agio mentre
quelli più giovani ed alle prime armi , su questi livelli, possono forse subire un po’ la pressione e
l’atmosfera del campo verde, grande ed ampio. Credo sia un fattore in più di
difficoltà. Ma Rubis, mi permetto solo ora, di definirlo, dall’alto dei suoi 12 anni dopo i Campionati
Europei e questa stagione strabiliante, un cavallo esperto.”
Allora parliamo del “vero” protagonista di questo
titolo italiano: Rubis de Prere castrone baio sella francese del 2005 da Fedor
de Seves. Ce lo descrive nel migliore dei modi, presentandoci luci ed ombre del
suo carattere? Cosa le piace di questo cavallo?
“ Questo cavallo è stato acquistato alla fine
dei 5 anni , grazie all’aiuto della mia
famiglia. E’ stato preso in Inghilterra tramite Giovanni Ugolotti e Alberto
Basilico. Un cavallo che subito mi ha colpito quando l’ho provato perché mi ha
sempre dato ottime sensazioni. Ho sempre creduto in lui e continuo a puntare su
di lui per il futuro. Devo dire che è un cavallo che ha un carattere molo
affettuoso ma al tempo stesso deciso, perché non si vuol far mettere i piedi in
testa facilmente né dal cavaliere né dagli altri cavalli. E’ un soggetto che si
fa rispettare in tutte le sue cose. Per trovargli un difetto, posso dire che
delle volte è un po’ superficiale, soprattutto in allenamento, fa le cose con
molta sufficienza! In gara si concentra
e dà il meglio di sé! “
Dedichiamo alcune battute ai tecnici che la stanno
traghettando su questo percorso in ascesa come cavaliere professionista.
Allora, chi citiamo?
“ Desidero ringraziare James Connor per quanto riguarda
la parte di dressage. Sono circa 6 anni di lavoro insieme e si notano i
risultati ed i miglioramenti sia in me
che nei miei cavalli. Non posso fare altro che essergli grato. Questa
disciplina richiede grandissimo studio concentrazione e dedizione e non bisogna
mai smettere di prepararsi. Mentre per
la fase del salto e cross country, un grosso grazie va a Jacopo Comelli col quale
lavoro ormai da due anni. Ha saputo dare una grossa svolta in questo settore ed
a lui va il mio enorme “Grazie”. Devo insieme a loro ringraziare il veterinario
David Pinardi che si occupa dei miei cavalli da sempre nel migliore dei modi, e
la Dottoressa Silvia
Lucchesi che collabora con me da tanto tempo e si merita tutta la mia
riconoscenza. Un grande team , davvero”
La stagione di completo si conclude a Montelibretti?
“ No. Chiudo con la finale MIPAF dei 5 anni ai Pratoni
del Vivaro il 5 di novembre, durante il saggio delle scuole.”
Vediamo nel dettaglio l'imboccatura "inventata e costruita" da Sandei Senior per Rubis "Il cannone elevatore Made in Sandei " PHOTO GIULIA IANNONE |
Lei ha anche dei cavalli giovani che porta avanti.
Pensa già al futuro?
“ Ho una cavalla italiana di 5 anni, un soggetto belga di 6 anni ed un altro 5
anni italiano che non prenderà parte alla finale. In totale ho 5 cavalli in
lavoro. Sto cercando di portare avanti tutto il parco cavalli, anche quello
giovane”.
Possiamo rubare un segreto tecnico “Made in Sandei”?
Lei usa, per la prova di cross e salto ostacoli, una imboccatura che non avevo mai visto in
commercio. Secondo me perché è di sua invenzione: un cannone leggero
elevatore…non ho capito se è intero o forato. Allora cosa mi può svelare?
“ L’imboccatura l’ha costruita mio padre! La domanda
andrebbe rivolta a lui. Ho solo dato le indicazioni, lui si è messo in officina
e l’ha preparata. Solo lui conosce i segreti di costruzione di questa
invenzione!!! La necessità di questa imboccatura” fai da te” nasce dal fatto che Rubis in passato mi ha
messo un po’ in difficoltà in cross, un po’ per mia inesperienza un po’ forse
per inesperienza del cavallo. Ho provato il cannone e poi l’elevatore ed ho
trovato giovamento. Allora perché non fonderle in un unico assemblaggio? E’
così che è nato il cannone elevatore!”