lunedì 27 luglio 2015

EMILIANO PORTALE QUARTO IN OLANDA SU RUBENS DELLE SEMENTARECCE

Coral Estate Horse Trials, the CIC3***
Renswoude, Olanda

"Ancora una volta Rubens dà il meglio di sè"
Emiliano Portale in un momento del cross ritratto dal fotografo ufficiale Coral Estate Horse Trials 


Commento a cura di Giulia Iannone

Il completista italiano lo scorso week end in Olanda centra un altro bel risultato e lambisce il podio, su RUBENS delle SEMENTARECCE, castrone baio italianissimo,  di 10 anni da DOLLAR DE LA PIERRE X BALLERINA. 55,90 lo score finale in termini di punti negativi, dopo un 52,70 pn ottenuti nella prova di rettangolo, punteggio  con il quale si posizionava in 13ma posizione. “
Per quanto riguarda il dressage” ha detto Emiliano Portale “  a mio avviso il cavallo  ha fatto un bel lavoro molto simile al rettangolo di Luhmuhlen, però ad un giudice qui in Olanda non è piaciuto molto, purtroppo dove c'è il giudizio, la situazione va così!” Percorso netto invece per il binomio made in Italy, prestazione con la quale ha guadagnato la decima posizione “in salto ostacoli, Rubens  ha veramente fatto un giro da manuale, tutto facile netto e miglior tempo.”
Quanto alla fase del cross di questo CIC 3 *** il commento del nostro portacolori è più che positivo “In  cross pensavo che sarebbe stato più facile stare nel tempo ma visti  i risultati complessivi, posso affermare che sono riuscito ad ottenere  il secondo miglior cross – dopo quello della tedesca Anna Siemer che ha riportato  1,20 di penalità per il tempo, ndr- quindi devo concludere che  mi sbagliavo. Al terzo minuto ero in ritardo di circa 20 " anche perché saltavamo già 2 acque e passavamo in dei sentieri che , causa maltempo,erano divenuti  un pò scivolosi.  Quindi   bisognava rallentare, ma poi ho cominciato ad aprire il gas e lì ho sentito che sotto di me,  avevo un bolide! Il cavallo  ha saltato con grande esperienza e ha sempre galoppato facile.”
Dando uno sguardo complessivo alla classifica finale, possiamo segnalare che i primi tre posti del podio sono stati appannaggio di tre Tedeschi: Julia Krajewski su London Return Old con 44,40 pn, Andreas Ostholt su Pennsylvania 28 con 46,90 e Anna Siemer su Butts Avondale con 52,20 pn.
"Sono veramente fiero di avere un cavallo come Rubens"
Un momento del cross nella photo di http://www.ceesvanengelenhoven-fotografie.nl/


“Ancora una volta Rubens da il meglio di sè.” questo il bilancio finale di Emiliano Portale a mente fredda sulla trasferta ed il risultato messo in cantiere” Ho ricevuto anche molti complimenti su di lui da parte di concorrenti e giudici. Sono veramente fiero di avere un cavallo come Rubens, un cavallo tutto italiano cresciuto e maturato agonisticamente tra le mie mani.  È stata una bella gara, considerando anche la nutrita partecipazione  italiana.  Tra connazionali  ci siamo molto aiutati e sostenuti a vicenda, anche a livello emotivo. . Ora si torna a casa per qualche giorno di vacanza con la mia famiglia, sempre più convinto delle qualità di Rubens e di” noi “come binomio.”

lunedì 20 luglio 2015

STEFANO FIORAVANTI QUARTO A BABOROWKO NEL CIC3 *

Photo Courtesy festiwal.baborowko facebook
"Stefano Fiorvanti in una fase del cross in Polonia"

“INTERROMPO L’EGEMONIA TEDESCA IN CLASSIFICA”
Commento a cura di Giulia Iannone

Ottimo risultato per Stefano Fioravanti in sella a Nodin D’Orval ( SF 2001 Drakkar Des Hutins\D'ebosia D'orval/Benroy): 4° posto al CIC 3 * al  Baborowko Equestrian Festival lo scorso week end. Ecco come ha commentato per noi il risultato il completista italiano in preparazione per il Campionato Europeo Senior che si terrà a settembre in Scozia:
Nodin  ha mostrato in questa ultima gara di godere di un ottimo stato di forma!
Ci siamo preparati bene con galoppi ed esercizi a casa.
 Questa gara è andata molto bene in tutte le tre prove, anche se in dressage avrei potuto chiedere un po' di più. ( 50.1 punti negativi nella prima prova per il nostro binomio, ndr)
 La gara era molto bella, il cross (primo tre stelle che organizzano qui a Baborowko) era costruito bene con il giusto numero di sforzi e combinazioni tecniche.
Si è dimostrato oltretutto un tracciato selettivo perché in salto ostacoli si sono presentati 14 binomi su 25.  Il percorso della prova di concorso ippico,  non era dei più semplici, infatti ci sono stati solo quattro netti... ( tra cui quello di Stefano e Nodin, ndr)
Complessivamente sono molto contento di  essere arrivato quarto in mezzo ad un'egemonia tedesca (infatti i primi otto sono tutti tedeschi tranne me)
 Adesso bisogna  prepararsi  al meglio per la trasferta Scozzese!”
Photo courtesy festiwal.baborowko facebook 


La gara di Baborowko è stata vinta dalla tedesca Sandra Auffarth su Ispo, castrone WEST del 2004 da \It's Me Du Mesnil\Pepermint Petty/Polydor- con 45,50 p.n.

Ricordiamo a tutti che Ispo era il cavallo di Benjamin Winter, il talentuoso completista scomparso prematuramente durante il  CCI4* di Luhmühlen proprio sul  castrone Westfalen . Il cavallo è stato affidato dalla Famiglia Winter alla Auffarth nel novembre 2014, perché i due cavalieri tedeschi Sandra e Ben erano oltre che colleghi, anche buoni amici. Sandra continua a montare questo cavallo in memoria di Ben. “Ben” aveva detto la Auffarth” credeva fermamente in questo cavallo, farò ogni cosa con questo cavallo nel suo nome e nel suo spirito”

domenica 19 luglio 2015

TECNICA EQUESTRE


TRA LE DITA DI PAOLO MARGI...
La tecnica funzionale ed espressiva della doppia longe suscita grande interesse nei partecipanti.
"Sconsiglio metodi che tendono a bloccare...specie al passo ed al galoppo che sono andature basculate"
Paolo Margi nella foto di GIULIA IANNONE

Pony Club Roma, Novembre 2013:Succede allo Stage interdisciplinare  con il dressagista olimpico italiano.
Di Giulia Iannone

Erano 74 gli iscritti ufficiali a questo stage di aggiornamento –mantenimento organizzato dalla Fise Lazio presso gli impianti di tradizione, del Pony Club Roma sito all’Acqua Acetosa. In realtà l’affluenza è stata molto più numerosa.
 Si  sono aggiunti uditori ed appassionati, per vedere il Paolo Giani Margi “longeur”all’opera.
Nei giorni 21-22 gennaio abbiamo osservato in campo ed in aula una personalità equestre italiana di grande prestigio, non solo quale cavaliere dressagista. Il suo palmares è vastissimo - Campionati Europei, Mondiali, due Giochi Olimpici – Barcellona ed Atlanta , quando l’Italia schierava  in gara la squadra – con il cavallo tutto italiano entrato nella storia :”Destino di Acciarella”.  Margi è anche trainer e coach competente. La  sua cultura profonda ed esperienza in ambito di formazione negli anni si nota subito.  E’ depositario delle nozioni dei grandi Maestri che ha avuto l’onore di affiancare: George Morris, George Theodorescu, Uwe Schulten Baumer, Harry Boldt.  Una comunicazione semplice ed immediata ha facilitato  l’uditorio intervenuto nella comprensione della tecnica in questione.  Il metodo didattico basato sulla ripetizione ed il richiamo ad argomenti più significativi ha favorito la memorizzazione dei punti chiave nella due giorni di stage. Margi non sale in cattedra per un  “One Man show”. Predilige l’interazione ed il coinvolgimento degli astanti, chiede, sollecita, stuzzica la curiosità, mette in evidenza, richiama.  In due giorni, sul programma canovaccio di lavoro, si “recita a soggetto”, si anima la spiegazione  equestre: Scompone il cavallo in aula, nella sua forma e tipologia muscolare e scheletrica, lo analizza come in uno studio di Leonardo da Vinci, nelle parti funzionali e nei meccanismi articolari che si traducono in movimento. Parla di muscoli e vertebre e “cerniere vertebrali”  in aula,  avulse dal movimento. Di poi dà loro vita, in campo, prendendo due cavalli “ipotetici e mai lavorati prima” prestati per l’occasione dal Pony Club Roma: un cavallo di 11 anni ed un 5 anni. Con loro traduce il contenuto della teoria e della working planning: andature, biomeccanica, flessioni e piazzamento. Descrive tutte le attrezzature canoniche per il lavoro alla longe, presenta quelle “variate dalla esperienza Margi” quelle predilette e prescelte da anni di sperimentazione. Con esse iscrive nel cerchio ed in triangoli di sinergie immaginarie ma veritiere nella dinamica. Punti di resistenza e di limite. Presenta la redine Fillis con una sola longe per un lavoro utile e poco dannoso tra mani inesperte. Ha detto  “sconsiglio metodi che tendono a bloccare, specie al passo ed al galoppo, che sono andature basculate. Bisogna  favorire il movimento ed il suo fluire, bisogna  rendere morbido e facile alla flessione il cavallo atleta”. Con la doppia longe poi, Margi apre un “mondo” dinnanzi agli astanti.
"Bisogna essere pronti a cedere e assistere il movimento. come a cavallo così da terra....
Tutti i danni che vediamo e che combattiamo sono creati da un cattivo uso della mano"
Foto di Giulia Iannone

 “Bisogna essere pronti a cedere ed ad assistere il movimento, come a cavallo, così nel ground work. Il tatto equestre ed il tempismo degli aiuti  è sempre protagonista, anche alla longe”. Il movimento piano piano grazie a questi due cavalli,dimostrativi ,nelle due giornate, è ricondotto alla fase pratica dopo quella spiegata in aula.  Gli angoli di incidenza dei triangoli, creati dalla sezione tubolare della corda-longe studiata da Margi  agiscono  e lavorano  sui muscoli. E’ tutto  un gioco di pressioni e vibrazioni e deviazioni, delle dita e della mano che il tecnico, già precedentemente quale cavaliere,  ha come elemento sviluppato dalla carriera agonistica.  Tutto funziona e  tutto si manifesta :  “Alla Longe noi lasciamo fluire l’energia. Con questo lavoro in doppia longe e fascione, con uso indispensabile della sella, possiamo immaginare di avere il cavaliere perfetto ed ideale per il cavallo ed il suo istruttore. E’ un cavaliere-allievo che siede precisamente nel centro di gravità, la cui gamba fascia e lavora col tallone dal basso verso l’alto, e senza mani. Tutti i danni che vediamo e che combattiamo sono creati da un cattivo uso della mano”.  Quindi per il Margi Coach il lavoro alla doppia longe si traduce in una alta esegesi di cultura e passione equestre: canalizzare le forze della macchina cavallo facendole fluire e non soffocandole. Paolo Margi, dopo tanti anni di lavoro e di carriera e di  risultati, continua ad affascinare ed emozionare attraverso il proprio lavoro, poiché fa capire che ancora è viva e presente la scintilla della passione equestre che trae linfa dalla ricerca e dal fondamento tecnico.  La  parte più toccante ed emozionale dell’insegnamento equestre è racchiusa “nella filosofia ” che deve accompagnare il lavoro dell’essere cavallo.
Ricordiamo che proprio nell’anno 2013 al Global Dressage Forum in Nord America sono intervenuti due esponenti del lavoro da terra/ doppia longe e segnaliamo anche,  che spesso in America vengono invitati per divulgare e spiegare i benefici effetti della tecnica equestre dello stage in  oggetto. Si tratta di Arthur Kottas Heldenberg, primo Chief Rider alla Spanish Riding School di Vienna , Austria dal 1995 al 2003. E’ entrato a far parte dell’SRS a soli 15 anni ed è stato il Bereiter più giovane dal 1981 al 1995 e Chief Rider nella storia. Ha mantenuto questa posizione da allora. Successivamente si è ritirato ma vive sempre in Austria. Continua ad essere un ricercato allenatore per i massimi livelli.

L’altro è Bo Jena, che ha diretto il  programma dressage a Flynge, il National Stud di Svezia. Ha lavorato a Flynge negli ultimi 30 anni,  fianco a fianco con Kyra Kyrklund ed ha allenato e mostrato numerosi stalloni alle redini lunghe cos’ come con la sella fino a portarli a livello Grand Prix. Bo Jena è anche “competitor” e giudice livello FEI in Svezia. Si è poi trasferito con la famiglia negli Stati Uniti.