martedì 17 giugno 2025

GIULIA & INVICTUS: DAL COMPLETO GIUNGE UNA RIFLESSIONE

Giulia & Invictus DAL COMPLETO GIUNGE UNA RIFLESSIONE IL DRESSAGE SI CREA CON PAZIENZA E DEDIZIONE di Giulia Iannone
Alla finale della Coppa Lazio, nel pomeriggio del sabato, era in programma una categoria di esercizio CCI3*. Un esercizio, ripeto, un allenamento, un test, mi sono detta, chissà cosa devono provare, a volte un binomio nuovo, un set up diverso, l'aria di gara... Ma questo binomio onestamente mi ha attirato da lontano. Ho visto la top line dal campo prova, la nuca alta, una eleganza particolare un buon lavoro, ilcavallo ben muscolato. Semplice , lineare, pulito ad opera dell'istruttrice Geraldine Astrologo . In un contesto di dressage specifico, un binomio.del completo si è veramente fatto spazio con gentilezza, luminosità e splendore. Giulia è al primo anno Yrider, Invictus è un kwpn di 13 anni nato in Gran Bretagna. Ha una linea speciale, perché è un discendente di Esteban. Tutto normale fin qui, un grafico di esercizio, un binomio però confermato da due anni, ci ha detto la sua istruttrice, con un grande feeling, un grande dialogo ed unione. Un binomio veramente bello. Un duo che con la sua "semplicità " costantemente allenata verso la perfezione, è giunto a ricordarci tante cose,in casa dressage. Almeno a me. Un insieme morbido, elastico, pulito, elegante, gentile, pieno di feeling, espressione di un dressage genuino, che nel completo esprime una buona dote perché rappresenta apertura e collegamento con le altre discipline, una solida base , non solo per il fisico muscolare ed articolare del cavallo, ma anche psicologica e tecnica, perché quel dressage che sembrava semplice ( e per niente banale) è la condicio sine qua non, parrebbe impossibile saltare in campagna e poi nella prova di concorso. Senza artifizi, grandi o bruschi movimenti, sbattere di mani, di bacino di gambe, tirare lasciare mollare. Tutto appena percepito ed appena accennato. L'incollatura bella avanti alla verticale, il cavallo in front of the legs, la bocca serena. Non tutta quella schiuma difensiva che oggi risalta sempre più. Ogni volta il dressage del concorso completo, quello "semplice" che dico ancora io,non contaminato dalla spettacolarità del dressage puro, mi lascia sempre disarmata, nostalgica di quel paradise lost di letteraria memoria. Mi fa pensare che noi dovremmo essere tutti figli classici di De La Guerinuere, padre della spalla in dentro, invece mi sa che il tanto controverso e discusso Baucher, oggi stia vivendo davvero un new Deal, con le sue flessioni dell'incollatura e il tanto abusato filetto sospeso che appunto porta il suo nome, che doveva annientare la briglia al tempo di questo Maestro. Oggi i filetti baucher si vedono ovunque su qualunque tipo di mano e di cavallo. Baucher sarà felice, cavaliere controverso ed anche complicato da capire e da vivere a cavallo, non per tutti, ma solo per sapienti colti e geniali. Siamo sembra la generazione di Baucher! Eppure io vorrei ricordare che Picasso prima di diventare cubista e prima di diventare astratto, ebbe una solida base del disegno accademico, grazie anche ad un padre maestro di disegno. Vorrei dire che prima di scomporre il disegno, bisogna sapere disegnare più che bene! Mi sono piaciuti Giulia e Invictus e la loro istruttrice perché hanno fatto come una apparizione magica nella calura estiva di giugno in quel di Tor di Quinto e ci hanno mostrato la loro linea di dressage così naif e così vera. Come la gioia espressa a fine di quel grafico di esercizio, (realizzato in un modo che ha lasciato senza parole), e le carezze che apparivano tutte vere e sentite e non di circostanza come spesso si vede oggi giorno. E non indossavano neanche un brillantino, uno swaroski, qualcosa di lucido sbrilluccicoso pomposo o coreografico. Less is more. C'era il dressage, un cavallo fit to compete, pelo occhi luminosi, muscolatura adeguata, coda serena e l'amazzone leggera morbida e gentile. Tutte cose che non si vendono in selleria ma si creano con pazienza e dedizione. (GIULIA Iannone)

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