INCONTRO CON BEATRICE ARTURI-OMAGGIO A DONAUDISTEL
"Donaudistel è un soggetto molto sensibile" |
Di Giulia Iannone
* articolo pubblicato sul magazine poniamo ed intervista dell'agosto 2019 dopo il Campionato d'Europa italiano. tutte le foto sono state messe a disposizione da Beatrice Arturi.
Beatrice ha quasi 18 anni e monta a cavallo da 10
anni. Frequenta il liceo Turistico a Milano. Ha iniziato con il salto ostacoli,
ma a seguito di una brutta caduta, ha deciso di abbracciare la nobile arte del
dressage. E’ seguita da 5 anni da Norma Paoli e Italo Cirocchi alle Scuderie
della Malaspina ad Ornago. Ha già partecipato a ben 4 campionati d’Europa, due
in Francia, uno in Olanda e questo recentissimo in Italia con i cavalli,
nell’ordine, Sandro Minka Est, poi con
Le Bom e con l’attuale cavallo di punta, Donaudistel, femmina trakehner del
2003. Ecco cosa ci ha raccontato al telefono con grande simpatia e freschezza.
Che sensazione ti ha dato partecipare al Campionato
d’Europa Junior qui in Italia?
“ E’ stato un campionato
fantastico. L’organizzazione è stata a dir poco impeccabile. Hanno provveduto a
fornire ogni tipo di confort per cavallo e cavaliere. E’ stata una intensa
emozione avere il pubblico di casa in forza a supportarci e sostenerci, finanche
gli stewards sono venuti a fare il tifo per noi. E’ stato bellissimo.”
Puoi fare una sintesi delle giornate di gara e se
vuoi, fai anche un commento sulla tua prestazione personale?
“La prima prova ha
riguardato il team test, e devo dire che non ero molto agitata. La mia prova è
andata abbastanza bene, anche se sono stata alquanto penalizzata da un giudice,
e purtroppo ho concluso in 31ma posizione. Faceva veramente molto caldo ed ero
distrutta. Due giorni dopo, durante la prova di individual, ho pensato di assumere
molti Sali minerali per preparare più adeguatamente, il mio fisico alla
prestazione agonistica ed infatti, mi sono sentita molto meglio. Ho montato
meglio e non è mancato un pizzico di fortuna per cui sono piaciuta di più. La
cavalla era anche più attenta alle mie indicazioni. Nel freestyle, quando
sapevo che ormai il gioco era fatto, e che quindi dovevo solo dare il massimo e
tutta la mia espressività artistica, la cavalla era molto collaborativa e
propositiva, era in giornata ed in sintonia e siamo riuscite a fare un ottimo
punteggio. Purtroppo in quella giornata, ancora una volta, un giudice si è
tenuto molto più basso. Però questo è lo sport! Chiudo così in settima
posizione in individual e freestyle. “
"Il lavoro chiave di questa cavalla è la distensione. |
Come ti sei preparata per affrontare questo
campionato?
“ Non ho cambiato nulla. Noi
ci alleniamo bene costantemente durante tutto l’anno. È venuta però a casa a
seguirmi due volte, il tecnico federale Anna Merveldt e poi abbiamo fatto degli
stage federali durante l’anno. È stato di grande aiuto. Poi durante i campionati
d’Europa, oltre a Norma ed Italo, mi sono avvalsa dell’ottimo contributo di
Laura Berruto che è il nostro capo equipe, ed anche lei, essendo un giudice, ha
potuto dare il suo supporto curando la prestazione dal punto di vista del
giudizio. Laura inoltre durante il campionato è stata sempre a nostra
disposizione, ha tenuto la squadra unita e compatta. E’ stato davvero un bel
momento agonistico perché il team è stato davvero coeso”
Parliamo della tua cavalla Donaudistel: chi è, che
carattere ha, pregi difetti – se ne ha- cosa ti piace di lei, quale è il punto
di forza del vostro legame. Dove l’hai presa?
“ Sono stata molto
fortunata, perché l’ho trovata in casa. La montava prima Paola Gigola,
purtroppo lei non si trovava molto bene e l’ha venduta a me. Lei l’aveva da tre
anni ed ha potuto darmi una grossa mano per comprendere al meglio l’interiorità
della cavalla. Si tratta di un soggetto molto sensibile. Se riesci a fartela
amica, ti da il cuore, se prima della gara te la metti nemica, chiedendole
qualcosa che non le piace, te la fa pagare in gara. Bisogna stare molto
attenti. Credo che abbia delle potenzialità enormi. Il nostro feeling si basa
sulla fiducia reciproca, sull’amicizia e sull’amore perché tra di noi c’è molta
intesa e ci capiamo al volo.”
Quale è il lavoro “chiave” per lei?
“ Va decontratta molto,
allungata nell’incollatura. Nel warm up la metto molto lunga e rotonda. Però
con i posteriori attivi perché è molto facile da rilevare e far trottare.”
Parliamo di Norma Paoli ed Italo Cirocchi, i tuoi
istruttori. Quanto sono importanti nella tua formazione, non solo tecnica ma
anche psico-emotiva?
“ Sono molto importanti,
anche per la mia quotidianità e per la mia vita personale. Mi sostengono e mi
spronano anche in relazione agli studi e la scuola. Li sento vicini a me come
fossero una madre ed un padre. Ci sono sempre, in ogni momento. Di questo devo
dire davvero grazie. In ogni difficoltà, so di poter contare su di loro. Mi
spronano sempre ad andare avanti, ad alzare la testa e non guardare indietro”.
" Credo che abbia delle potenzialità enormi questa cavalla . Il nostro feeling si basa sulla fiducia reciproca, sull’amicizia e sull’amore perché tra di noi c’è molta intesa e ci capiamo al volo.” |
Dopo questo campionato europeo cosa fai e quali sono
i programmi per la cavalla?
“ Lei adesso merita tanto
riposo e carote. Perché è stata veramente bravissima. Io passerò alle gare
young riders e adesso come prossimi appuntamenti ho i campionati italiani, non
so ancora in che categoria, junior o young riders, e poi sicuramente ci saranno
gli internazionali verso gennaio, livello young riders”.
Dulcis in fundo, chi desideri ringraziare?
“ Desidero ringraziare
profondamente la mia famiglia, senza la quale tutto questo non sarebbe
possibile. Simpaticamente e scherzosamente desidero ringraziare “Gino” il mio
portafortuna, che mi ha regalato mia madre: un fagiolino magico che ha tenuto
in tasca per tutto il campionato europeo. “
Gli Istruttori di Beatrice Arturi: Norma Paoli ed Italo Cirocchi "Mi spronano sempre ad andare avanti, ad alzare la testa e non guardare indietro”. |