RED STAR OPTIMUS E CASSY: IL MIO PRINCIPE AZZURRO
TRASFORMATO IN CAVALLO.
Di Giulia Iannone
Photo courtesy Cassandra Belli facebook page "Red Star Optimus, per gli amici Freddy. Quando aveva 3 anni lo abbiamo acquistato in Belgio dal allevamento di Max Sebrechts" |
**L'intervista, realizzata nel maggio scorso, è stata ceduta al magazine "Poniamo" esperto nella divulgazione dell'equitazione giovanile. Come da accordi, procediamo a pubblicare sul nostro blog l'articolo a distanza di un pò di tempo.(G.I)
E’ Cassandra Belli, portacolori della Scuderia
C&G di Ariccia, la trionfatrice del
Pony Master Show di Arezzo, in sella allo stalloncino sauro Red Star Optimus ,
per gli amici “Freddy”. Cassy ha 15 anni
e frequenta il primo liceo sportivo. Monto a cavallo da 13 anni, in pratica è
nata in sella. Fino al 2017
ha praticato la disciplina del completo, fino a vincere diversi campionati italiani e
una volta la Coppa Italia.
Al momento di cambiare pony, la figlia di Jessica Laghi ha deciso di cambiare
disciplina dedicandosi interamente al salto ostacoli. "Preferisco essere una delle tante
in ciò che amo, piuttosto che la
migliore in ciò che, da tempo, non mi trasmette più alcuna emozione agonistica”
Raccontaci questa gara: una bella
escalation in 3 giorni fino alla vittoria in GP. Te l'aspettavi? Cosa hai
provato?
“ E’ stata veramente
una bella gara, ricca di emozioni. Red Star Optimus, il mio pony, è stato
fenomenale, nonostante la sua giovane
età e grazie al suo grande carisma e
forza. Sono arrivata ad Arezzo senza l'aspettativa di vincere in nessuno dei
tre giorni. Non che non fossi impaziente di conquistare la mia prima
vittoria nella massima categoria. Sono partita con l'obiettivo di far bene,
lavorare per far emergere il meglio da me e dal mio pony. Ritengo che sia
sbagliato focalizzarsi principalmente sulla vittoria prima che sul lavoro.
Questa gara ha dimostrato che i
risultati vengono da sé.
Durante
il primo giorno, ho avuto un piccolo blackout e questo ha rovinato il risultato
del bellissimo percorso che stavamo eseguendo io e Red Star. La seconda
giornata è stata più soddisfacente , per quanto riguarda la classifica: un bel
primo posto. Il giorno del GP è stato il più emozionante giorno dal quale non aspettavo un risultato del genere. Il percorso non era
enorme, ma benché tecnico, Red Star si è comportato come un cavallo esperto e
ha saltato benissimo, questo è ciò che mi ha resa più felice. Quando lo speaker
ha pronunciato il mio nome, annunciando il mio primo posto, ho pensato che, infondo, tutti
gli sforzi non erano stati vani e la
gioia è stata incontenibile”.
Come erano i percorsi e come hai gestito
tecnicamente il tuo pony nelle tre giornate?
“I percorsi erano
abbastanza impegnativi e a misura. Il Gran Premio, era giustamente il più
tecnico e, per l'inesperienza del mio pony, era molto impegnativo. Abbiamo
lavorato molto sul far bene questi percorsi senza esagerare con la velocità,
evitando di fare errori inutili.”
Come ti eri preparata per questo appuntamento.
Ti è piaciuta questa formula di gara disputata ad Arezzo?
“Red
Star è un pony di grandi qualità, per cui l'altezza dei percorsi non era uno
dei nostri primi pensieri. Quello su cui abbiamo lavorato molto, è stato cercare di rendere le gare semplici e fluide,
in modo che anche questa gara fosse didattica per noi e ci potesse aiutare in futuro come bagaglio di esperienza.”
Cosa significa per te esserti qualificata per Piazza di Siena? Cosa
pensi dello storico ovale romano e cosa sogni di fare in quella cornice?
“Piazza di Siena, secondo me, è una delle gare
più belle che si svolgono in Italia, insieme al Global Champions Tour di Roma.
Saper di avere l'opportunità di gareggiare nella massima categoria pony,
durante lo CSIO5* più ambito d'Italia e di poter saltare negli stessi campi
sui quali hanno saltato le leggende di
questo sport, rende tutto magico. Fin da piccola ho sempre sognato di poter
saltare a Piazza di Siena, spero che partendo da questo GP pony, si possa,
negli anni, realizzare il sogno di partecipare anche al GP Rolex con i più
forti cavalieri al mondo.”
Parlaci nel dettaglio di questo pony stallone
speciale che hai la fortuna di avere come partner: che carattere ha, come è da
montare, pregi, difetti, che rapporto hai con lui?
“Red Star Optimus, per
gli amici Freddy. Quando aveva 3 anni lo abbiamo acquistato in Belgio dal
allevamento di Max Sebrechts. Abbiamo fatto insieme la sua primissima gara e
adesso che stiamo facendo i nostri primi Gran Premi senza esserci separati,
crea una sensazione bellissima. Lui è stallone, anche da produzione, ma questo
non influisce sul suo buonissimo carattere. Le uniche volte che lo si sente
nitrire è quando vede il secchio con il mangime. E’ unico nel suo genere, è il
principe azzurro trasformato in cavallo (cosi' pensiamo nella nostra scuderia),
gioca con i bambini ed è amato da chiunque abbia il piacere di incontrarlo. Ha
moltissimo carisma e molta empatia, sa trasmettere le sue emozioni e sa tirarti
su in una "giornata no". Dopo 2 anni di lavoro insieme, ora si
ha la sensazione di lavorare con un cavallo esperto, prima avevamo entrambi
molti difetti e incomprensioni, ma con il tempo abbiamo imparato a capirci e a
lavorare sempre meglio. I difetti tecnici in lui ora sono molto pochi, quasi
impercettibili: prima ero io che, nel mio piccolo essendo una giovanissima
amazzone, aiutavo lui e ora, molto
spesso, è lui che aiuta me grazie al suo cuore e generosità d’animo. Il mio
rapporto con lui e un po' come tra fratelli, spesso non ci sopportiamo a
vicenda, ma è proprio grazie a questo "noi" che ora siamo ciò che
siamo.”
Parlaci del tuo istruttore: quanto è
importante per la vostra crescita tecnica, emotiva, e personale per te come
amazzone?
“Negli ultimi tempi mi stanno seguendo due
istruttori: Maria Laura Cianfanelli, alla quale devo tutto ciò che ho fatto
fino ad oggi, mi segue fin da quando avevo solo 8 anni e mi ha visto e aiutato
a crescere; Vincenzo Cinelli, mi segue da quando ho Red Star, e non da meno
sono i ringraziamenti che gli devo. La mia crescita tecnica è sicuramente una
delle principali cose per cui lavoriamo duramente ogni giorno, ma come ogni
sport dovrebbe fare, si guarda molto anche il lato più personale che cresce di
pari passo con la tecnica.”
Tu sei svizzera....il tuo idolo è Steve
Guerdat?
“ Si, sono per metà svizzera e per metà italiana.
Steve è per adesso (e speriamo ancora per molto) il numero 1 al mondo, e lo
stimo moltissimo, anche se il mio cavaliere preferito è Scott Brash insieme a
Simon Delestre. Modestamente mi ritengo una grande fan del salto ostacoli ad
alti livelli, penso che non ci sia un cavaliere (o amazzone) più bravo, a quei
livelli sono tutti fenomenali e scegliere un idolo tra loro è praticamente
impossibile!”
Sogni un giorno di gareggiare per la
bandiera quadrata elvetica?
“Non ho mai immaginato di montare per un’
altra nazione, è strano doverci pensare, non credo che lo farò mai.”
Oltre al pony, hai già in parallelo la
possibilità di montare anche un tuo cavallo?
“Insieme al mio pony, poco tempo fa si è
unita alla famiglia la mia muova partner: Biograaf. Lei è una cavalla molto
brava che ha già partecipato a Gran Premi e spero che riusciremo a raggiungere
insieme dei risultati soddisfacenti, e magari realizzare anche qualche sogno.”