domenica 26 maggio 2019

DANIEL BLUMAN SU LADRIANO Z, FA SVENTOLARE PER LA PRIMA VOLTA LA STELLA DI DAVIDE A PIAZZA DI SIENA

GP ROMA 2019:
Every horse, every day, you learn something new - the horse will teach you. Horses will teach you everything. And then, when you think you know everything, you know nothing.
Daniel Bluman


Testo e foto di Giulia Iannone
Il 29enne Bluman, Colombiano di nascita, ma di famiglia Israeliana, monta dal 2016 per Israele. 

Giornata di chiusura a Piazza di Siena,  il  tradizionale Gran Premio Roma, ha come protagonista  la pioggia battente ed incessante di tradizione. 
Erano 44 i binomi a partire. 
Ben 13 sono italiani. 
 Manca all’appello, già al primo giro,  la riviera,  troviamo solo il fosso al n.12. 
C’è un maledetto numero 6 dritto di tavoline bianco e rosso custodito da una dea che si è divertita a mettere il bastone tra le ruote a moltissimi binomi.  Sono solo  4  i netti al primo round, benchè ne fossero stati previsti 6 o 7:  per il Belgio, l’elegantissimo e puntuale Olivier Philippaerts, per altro primo a partire, con H&M  Extra; l’irlandese Cian O’Connor, noto per la sua grinta e determinazione, sulla grigia Irenice Horta, cavalla belga in passato montata da Lorenzo De Luca, e che l’irlandese monta da pochissimi mesi, appunto l’israeliano Daniel Bluman, su Ladriano Z castrone baio del 2008 da Baloubet de Rouet, cavallo discendente dallo stallone simbolo della scuderia del suo mentore Nelson Pessoa e quello del nostro Luca Marziani sullo stallone dall’occhio intelligente, Tokyo du Soleil.  Entra poi l’americana Jessica Springsteen con 1 penalità di fuori tempo su Fleur de L’Aube, che si ritirerà al secondo round per una incomprensione giunta subito con la sua cavalla 14enne, forse per eccesso di pressione ed inesperienza.  
Daniel Bluman intervistato dalla stampa internazionale dopo la press conference ufficiale 2019

Tra gli altri 11 binomi che hanno accesso alla seconda manche c’è anche  Giulia Martinengo Marquet su Elzas, castrone baio di 10 anni da Diamant de Semilly, straordinariamente insieme a districarsi sul percorso, che chiuderanno al quinto posto. Al sesto posto concluderà , invece Luca Marziani ,su Tokyo du Soleil ,che nello spingere il piede sull’acceleratore al secondo round, incappa in un errore al penultimo ostacolo, per colpa di quella girata a mano destra che fa fatica a venire al figlio di Montender. Ci provano l’irlandese Karragh Kenny che chiuderà al quarto posto – eppure il suo 37,86 era stato il tempo più veloce ma era entrato con 4 penalità al giro base- e sono costretti ad inseguire l’americana Laura Kraut, lo svedese Fredrik Jonsson con la sua monta vigorosamente vichinga tutti pesanti del bagaglio di un errore al primo giro, mentre Farrington e Von Eckermann nel tentativo di accelerare aggravano il pesante fardello di errori chiudendo a 12 penalità. Quindi il podio vedrà Cian O’Connor al secondo posto nel tempo di 40,64, Olivier Philippaerts terzo con 40,64 ed al primo posto, ovviamente con doppio netto nel tempo di 39,47 il cavaliere che non ti aspetti Daniel Bluman.
il colpo d'occhio dell'ovale di Piazza di Siena durante la ricognizione del tracciato del
Gran Premio Roma 2019


Daniel, nato in Colombia il 15 marzo 1990. Suo nonno è sopravvissuto all’olocausto, dopo aver trascorso 3 anni nel campo di concentramento di Auschwitz e si è trasferito in Colombia dopo la Liberazione.   Il giovane Daniel ,ha cominciato a montare all’età di 3 anni. Come Young Rider,  ha gareggiato in Colombia, Germania, Usa. Ha avuto la possibilità di lavorare con i più importanti istruttori al mondo, tra cui il Campione Brasiliano Nelson Pessoa, nelle sue scuderie in Belgio ove è rimasto alcuni anni. Nel 2007 Bluman si è mosso dalla Colombia a Wellington, Florida, per dedicarsi attivamente alla sua carriera equestre. 
Daniel Bluman ha dedicato la vittoria al suo mentore, Nelson Pessoa, ed al suo idolo equestre, Eric Lamaze, che sta
combattendo la battaglia della vita

Ha all’attivo, per dirla in breve, moltissime partecipazioni a tre Campionati del mondo                ( Lexington, Caen e Tryon), Giochi pan-americani nel 2011, due Giochi Olimpici( Londra e Rio De Janeiro) giusto per citare quelli più rappresentativi e significativi. Cittadino Colombiano ed Israeliano ( la nazione di origine della madre) Daniel Bluman,  ha deciso, dopo i Giochi Olimpici del 2016, di cambiare nazionalità, e continuare a gareggiare sotto i colori bianchi ed azzurri in cui campeggia al centro, la stella a 6 punte di Davide, quel Sigillo di Salomone per il  quale oggi, Daniel ,  ha vinto a Roma il Gran Premio sullo storico ovale dal manto erboso, nella città eterna.  La prima volta del Colombiano-israeliano che seguiva la prestigiosa gara per televisione sognando,un giorno, di conquistare sul campo la lupa capitolina. Domenica è già storia : Daniel Bluman ha scritto a chiare lettere,  nell’albo d’oro di questo prestigioso appuntamento equestre internazionale, il proprio nome assieme a quello dei grandi cavalieri della storia.